mercoledì 8 giugno 2011

Antologia di Spoon River

L'Antologia di Spoon River (Spoon River Anthology) è una raccolta di poesie che il poeta americano Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul "Mirror" di St. Louis. Ogni poesia racconta, in forma di epitaffio, la vita di una delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo paesino della provincia americana.
La prima edizione della raccolta pubblicata nell'aprile del 1915 contava 213 epigrafi diventati poi 244 più La Collina nella versione definitiva del 1916. La raccolta comprende diciannove storie che coinvolgono un totale di 248 personaggi che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River.
In realtà, Masters si ispirò a personaggi veramente esistiti nei paesini di Lewistown e Petersburg, vicino a Springfield nell'Illinois e infatti molte delle persone a cui le poesie erano ispirate, che erano ancora vive, si sentirono offese nel vedere le loro faccende più segrete e private pubblicate in quelle poesie. La caratteristica saliente dei personaggi di Edgar Lee Masters, infatti, è che essendo per la maggior parte morti non hanno più niente da perdere e quindi possono "raccontare" la loro vita in assoluta sincerità.

Dopo aver scelto tre poesie della raccolta ho deciso di ispirarmi alla storia di ciascuno per creare delle copertine che ne potessero richiamare l’essenza.
 
chiazza

       TRAINOR, IL FARMACISTA
       Solo il chimico può dire, e non sempre,
       cosa verrà fuori dall'unione
       di fluidi o solidi.
       E chi può dire
       come uomini e donne reagiranno
       fra loro, o quali figli ne risulteranno?
       C'erano Benjamin Pantier e sua moglie,
       buoni in sé stessi, ma cattivi l'uno con l'altro:
       lui ossigeno, lei idrogeno,
       loro figlio, un fuoco devastatore.
       Io, Trainor, il farmacista, un mescolatore 
       di sostanze chimiche,
       morto mentre facevo un esperimento,
       vissi senza sposarmi.
                                             
 




DIPPOLD L'OTTICO (Un ottico)ocho

Che cosa vedi adesso?
Globi rossi, gialli, viola.
Un momento! E adesso?
Mio padre, mia madre e le mie sorelle.
Sì! E adesso?
Cavalieri in armi, belle donne, volti gentili.
Prova queste.
Un campo di grano - una città.
Molto bene! E adesso?
Molte donne con occhi chiari e labbra aperte.
Prova queste.
Solo una coppa su un tavolo.
Oh, capisco! Prova queste lenti!
Solo uno spazio aperto - non vedo niente in particolare.
Bene, adesso!
Pini, un lago, un cielo estivo.
Così va meglio. E adesso?
Un libro.
Leggimene una pagina.
Non posso. I miei occhi sono trascinati oltre la pagina.
Prova queste.
Profondità d'aria.
Eccellente! E adesso?
Luce, solo luce che trasforma tutto il mondo in un giocattolo.
Molto bene, faremo gli occhiali così

cuore   
    FRANCIS TURNER (Un malato di cuore)
    Non potevo correre o giocare
    da ragazzo.
    Da uomo potevo solo sorseggiare dalla coppa,
    non bere -
    perchè la scarlattina mi aveva lasciato il cuore
    malato.
    Ora giaccio qui
    confortato da un segreto che nessuno tranne
    Mary conosce:
    c'è un giardino di acacie,
    di catalpe, e di pergole dolci di viti -
    là quel pomeriggio di giugno
    al fianco di Mary -
    baciandola con l'anima sulle labbra
    all'improvviso questa prese il volo.